
Tracey Emin a Casa Tua > il vero museo deve essere casa tua, tutto quello che sale sul piedistallo ha già le gambe tagliate in partenza
Puoi ricevere un Hidden Work di Luca Rossi direttamente a casa tua > scegli due artisti moderni o contemporanei da far incontrare a Tracey Emin nello stesso punto, come se l’opera possa essere di tutti e tre gli artisti contemporaneamente.
Le opere di Luca Rossi sono presenti in diverse collezioni tra cui > Giorgio Fasol, Simona e Tullio Leggeri, Marcello Forin, Roberto Capponi, Antonio Dalle Nogare.
Scrivi via email o whatsapp per ricevere la tua opera > lucarossicampus@gmail.com / 347 8864509
Gli Hidden Works di Luca Rossi rappresentano due opere: quella interna nascosta e quella esterna che presenta i nomi degli artisti che si incontrano nell’opera nascosta.
Sono opere radicali ma generose, in un sistema in cui contano solo i nomi (spesso maschili), queste opere mettono in mostra SOLO I NOMI. Riattivano IMMAGINAZIONE, ATTESA e SORPRESA. Sono super esclusive perchè possono essere viste solo dal loro acquirente che può decidere se e quando aprirle.

In 16 anni Luca Rossi ha estratto in purezza le attitudini dei principali artisti moderni e contemporanei: l’opera nascosta rappresenta un meraviglioso azzardo che porta il suo stesso autore in luoghi inaspettati e straordinari.
L’opera nascosta, che può essere vista solo dal suo acquirente, riattiva IMMAGINAZIONE, ATTESA e SORPRESA, elementi fondamentali per fare esperienza della vita e del mondo.
Come sostiene anche il filosofo Byung Chul Han, questi elementi tendono ad essere eliminati nella società contemporanea che permette una continua anteprima del reale, uccidendo la nostra capacità di immaginare e sorprenderci. Possiamo avere e sapere tutto e subito, questo elimina l’attesa, come spazio di decompressione fondamentale per riflettere e mettere in discussione bisogni e desideri ossessivi.
Queste opere superano moderno e postmderno e nascono da una semplice informazione: nella fase altermoderna, che viviamo dal 2001, al centro non c’è più il contenuto-opera ma la gestione delle informazioni. Tutti i progetti di Luca Rossi nascono dalla gestione e manipolazione delle informazioni, come se queste fossero argilla da plasmare.

LUCA ROSSI (2009-2025)
“Luca Rossi” è stato definito da Fabio Cavallucci la personalità artistica più interessante in Italia. Dal 2009 “Luca Rossi”, collettivo aperto, blogger, critico, curatore, artista, figura controversa del sistema dell’arte, cerca di stimolare quotidianamente un maggiore confronto critico nell’ambito dell’arte contemporanea, come materia che potrebbe avere un ruolo fondamentale per il nostro presente. Dalle sue stesse riflessioni critiche, molto diffuse tramite riviste come Flash Art, Exibart, Artribune e tramite i social network (più di 800.000 account raggiunti al mese), è discesa una progettualità artistica non convenzionale, progetti di divulgazione e di formazione con la creazione nel 2016 della “Luca Rossi Art Academy & Coaching” (www.documenta.live). Nel 2014 Giacinto Di Pietrantonio intervistato su Artribune, ha indicato Luca Rossi come la futura promessa dell’arte contemporanea, paragonandolo a quello che poteva essere stata “Vanessa Beecroft” negli anni ’90. Alcuni “nodi critici” sviluppati negli anni da Luca Rossi (“Ikea Evoluta”, “Sindrome del Giovane Indiana Jones” e “Nonni Genitori Foundation”, ecc) sono entrati nel linguaggio dell’arte italiana e hanno modificato la prospettiva e la visione di molti operatori del settore e non solo. Nel 2014 la famosa critica d’arte Angela Vettese ha dichiarato che da quando legge i testi di Luca Rossi ha deciso di non dedicarsi più alla pratica dell’arte ma solo alla teoria.
Mostre personali e collettive ufficiali e non ufficiali:
Tirana Biennale (2001); Mart, Rovereto (2009); Whitney Biennial, New York (2010); Biennale di Venezia (2013, 2015, 2019, 2022); Abbazia di Sénanque (2013); Gamec di Bergamo (2014); Boros Collection, Berlino (2015); Serpentine Gallery, Londra (2015); Fondazione Prada, Milano (2016); Hotel Helvetia, Porretta Terme (2016); Quirinale, Roma (2017); SMACH 2017, Val Badia (2017); New Museum, New York, (2017, 2021); Tate Modern, Londra (2017, 2021); National Gallery of Scotland (2018); Centrale Fies/ Manifesta 12, 7800 Project (2018); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, #OccupySandretto (2018); ICA Milano (2019); Gagosian Gallery Rome (2019); Venezuelan Pavilion (2019); Prada Foundation Venice (2019); My Arbor My Art, MyArbor (2019); Palazzo Strozzi (2021,2022); Hangar Bicocca (2021); Bourse de Commerce (2021); Pompidou Museum (2022); MoMA Museum (2022); Documenta 15 (2022); Lisson Gallery (2022), BienNolo (Milano 2023); Bourse de Commerce (Paris, 2013); Galleria SIX (2023); Padiglione Itaglia (Magazzeno Art Gaze, Bologna, 2024); Un Cretin a Berlin (Campanini Contemporary, Berlino 2024); HOME Pavilion (for Venice Biennale 2024); Traveling Gallery Project (Sezione CuratedBy, ArtVerona 2023,2024); Musée de l’OHM, Bologna 2025; Booming Contemporary, Bologna 2025.